
Le manopole si presentano di un diametro esterno leggermente più grande che migliora la presa per chi ha le mano (come si dice quì Roma) grandi, mentre il colore non è proprio nero ma un grigio "topo muschiato", mentre la scolpitura, la potete vedere nelle foto, risulta comoda da impugnare. La centralina è prevista di due sistemi di ancoraggio: quello a "U" da manubrio o tramite staffetta per posizionarlo sullo specchietto o come ho fatto io, sulla vite inferiore del supporto sebatoio freno sx. Purtroppo la conformazione della staffa mi ha costretto a montare sotto sopra la scatolina, ma tolto l'aspetto estetico, il funzionamento si gestisce comodamente col pollice. Si preme il tastino in rilievo centrale per commutare ciclicamente lo stato off/HI/LO indicato anche da due led rosso e verde. Nota importante: una volta tolta l'alimentazione, la centralina memorizza l'ultimo stato, quindi se è spengete lo scooter con le manopole accese, quando ridate corrente le ritroverete accese. All'interno ci sono due mini relé di commutazione che gestiscono le due temperature che variano internamente da 95°(HI) a 50°(LO) mentre la temperatura superficiale rimane compresa tra 29°e 30°. Le manopole non sono aperte all'esterno o meglio hanno un piccolo foro centrale di 4mm, questo mi ha permesso di far passare la vite di sostegno al bilancere sulla sinistra ebloccarla così, mentre a destra con l'aiuto di un taglierino o forbice si apre lo spazio necessario a farla lavorare col bilancere, con l'aggiunta di diverse rondelle di spessore, nel mio caso, ma questo dipende anche dalla morfologia del peso che usate. Per fissare la manopola dell'acceleratore occorre un pò di colla tipo Bostik, come del resto sono fissate quelle di fabbrica. Tale procedura consente comunque di sfilarle sempre tramite aria compressa, in caso fosse necessario. Inoltre per agevolare lo scorrimento ho aggiunto uno spessore in teflon tra blocchetto e manopola. Per i cablaggi ho usato come dicevo sopra e dietro consiglio di SB un relé sotto quadro intercettando un +12V, mentre per l'alimentazione vera e proprio o fatto una derivazione dal cavo che alimenta la presa 12V dietro il pozzetto sx. L'unica sbaglio è stato il posizionamento dietro lo stesso, come da foto, perchè in caso salti il fusibile bisogna tirare giù lo scudo, meglio posizionarlo nei pressi del pozzetto dx che si smonta agilmente togliendo una vite. Inoltre ora non si riesce a cambiare la lampada dell'indicatore di direzione sx. Le masse sono sul telaietto.
Assorbimento a motore acceso: @13,8V 36W/HI 10W/LO quindi la corrente massima richiesta è inferiore ai 3A.
Ora veniamo alla cosa più importante: le impressioni nell'uso.
Accendendole in "HI" il calore diventa chiaramente percepibile a mani nude dopo circa 90" mentre ci vogliono circa 3' per sentirlo tramite i guanti invernali. Il calore è piacevole ma c'è un problema: le estremità delle dita rimangono fredde, io ho l'abitudine di tenere i pollici sulle manopole mentre le dita le appoggio sulle leve dei freni, non riesco a guidare diversamente. Quindi il calore è percepito solo dai palmi delle mani e dalle falangi "nei paragi" mentre le estremità di tutte e dieci le dita sono rimaste fredde. Da questo punto di vista devo dire che il giudizio è negativo, sono state una mezza delusione. Sarebbe interessante provarle accoppiate con i paramani ma anche con un altro guanto per capire se le cose cambiano.
In loro difesa però posso dire che il rendimento è ostacolato in questi giorni dal termometro che spesso si avvicina allo zero, quindi passati i "3 giorni della merla" spero di poterle apprezzare meglio. D'altro canto sono sempre convinto che si riveleranno utili anche nelle fredde giornate primaverili e perchè no anche nelle serate estive quando si va fuori porta e la sera ci sono quegli sbalzi di temperatura che ti provocano qualche brivido.
Un grazie particolare a MaxPanei, esperto modellista oltre che appassionato di meccanica, che mi ha assistito e consigliato durante tutto le fasi del lavoro e mi ha aperto un mondo sulle colle.