

questo fine settimana con un gruppo di vecchi amici dell'università ed altri affiliati per un totale di 25 ragazzi, abbiamo fatto una sorta di chiusura 2007 andando in giro in moto per l'alto Lazio e Toscana.
Orfano da un annetto della mia bella Z750



Sinceramente sono partito un pò perplesso visto il target di alcuni che con difficoltà riuscivo a seguire con la z750. Di fatto, metto subito le mani avanti raccomandandomi di aspettarmi ad ogni svincolo ecc. ecc.
Ero sufficientemente tranquillo in quanto, non sono tutti smanettoni e 4/5 "umani" mi avrebbero accompagnato in modo da non girare proprio solo come un canetto abbandonato...........e, sinceramente, ci sono andato proprio per vedete come si sarebbe comportato il bimbone sulle strade misto – veloci.
Partiamo da SAMOCAR direzione cassia: raccordo, Cassia bis e poi Viterbo e Cimina...........
Sulla cassia bis non ho avuto particolari problemi, anche nei curvoni prima di Campagnano, il bimbo scende sicuro e tiene la traiettoria in modo perentorio malgrado il forte vento che lo fa oscillare non poco visto l’alta velocità (140 - 150 km/h).
Proprio poco prima di Campagnano ho avuto modo di apprezzare anche la frenata in quanto per evitare un velox infrattato in modo indegno, ci siamo dovuti piantare in mezzo alla Cassia……anche in questo caso il bimbone non si è scomposto minimamente!!!
Vengo al sodo, o meglio, al tratto della Cimina; il gruppo comincia a sgranarsi ed io faccio passare un po’ di persone sicuro di fare da tappo vista anche la mia poca confidenza con il mezzo che non avevo avuto modo di condurre se non essenzialmente dentro Roma……..comincio con prudenza ad affrontare le curve…….beh beh il pupo scende che è un piacere e se pur la posizione di guida non è certo improntata ad un uso sportivo si getta nei destra sinistra con velocità imbarazzante……COMINCIO A SORRIDERE!!!!!
Curva dopo curva mi tengo dietro due Monster ed un VFR e comincio ad intravedere la coda del gruppo di smanettoni; prendendo sempre più confidenza comincio a sentire un po’ i limiti del mezzo che vi assicuro sono molto ma molto più alti di quello che mi aspettavo.
E qui faccio un piccolo appunto ad alcuni amici del forum che a volte si lamentano di frenata, ciclistica e motore intervenendo con soluzioni che a mio modestissimo parere non danno un vero e proprio valore aggiunto rispetto all’originale soprattutto se ricordiamo quale è lo spirito principe del mezzo.
Superata Viterbo e Bolsena ci dirigiamo verso Proceno e poi su per la vetta Amiata……e qui amici posso assicurare di essere arrivato su con un sorriso che non stava più nel casco.
Capiti i limiti del nostro bambinone, ho cominciato a spingere come non credevo riuscisse a fare; chiuse le gomme, soprattutto quella dietro, cancellando i centimetri della vergogna che le strade di Roma ti impongono sono salito in coda al gruppo di smanettoni senza minimamente sfigurare e non perché le moto andassero piano tutt'altro, ma perché il popone saliva (perdonate l’espressione ma ci sta tutta) come un figlio di buona donna!!
Curva dopo curva ho apprezzato la stabilità, la precisione di percorrenza ed anche quanto sia più vicino ad una moto rispetto ad uno scooter; il motore spinge sempre corposo; certo manca spunto in uscita di curva (ed è la cosa che più mi dava fastidio) tanto che spesso proprio li le moto mi sverniciavano………ma era l’unica cosa che potevano fare; altro limite trovato è la rigidità del telaio, non proprio da moto, che mette un pò in crisi lo scooterone in uscita di curva quando si cerca di fruttare tutto lo sfruttabile.
Qualche giorno fa era stato chiesto quanto piega il silverone………beh……tanto da far grattare il cavaletto sia in percorrenza di alcune curve che, ovviamente, durante la percorrenza con avvallamenti (credo che indurirò un pochino dietro!!!).
Non vi voglio tediare ulteriormente ma ho lasciato appositamente per ultimo il discorso freni. Sento parlare di frenata non proprio pronta, di tubi in treccia, di pasticche più morbide……il Silverone morde come pochi malgrado il peso ed il sistema di frenata combinata è una cosa a dir poco fantastica.
Girando in pista con la moto ero abituato a tirare la staccata fin dentro la curva portando giù la moto di forza mollando definitivamente il freno anteriore solo alla corda nel momento in cui ricominciavo a dare gas. Essendo mancino, nelle curve a destra, frenare, spingere il manubrio e riaccelerare contemporaneamente non era cosa molto comoda tanto che alla fine di un turno (20 min a Vallelunga) uscivo sempre con i crampi alla mano.
Sull’SH 150 la frenata combinata è praticamente finta ma sul silverone è una cosa fantastica








Ora vi lascio ribadendo le grandi soddisfazioni che il Silver Wing mi ha dato, il suo grande equilibrio e, soprattutto, la sua grande efficacia in ogni frangente.
P.S. dulcis in fundo vogliamo parlare della comodità, della possibilità di stivare tutto nel sottosella ecc. ecc



SILVERONE FOREVER!!!!!!




