Non prendetemi per un rompiballe, ma volevo dare solo un piccolo consiglio a chi, neofita, si appresta a guidare in montagna uno scooter, per di più pesantuccio e "grandino" come il nostro SilverWing 400.
Allora, la principale differenza con le moto e le auto (anche se ultimamente c'è un "fiorire" di cambi sequenziali o similautomatici) è la trasmissione completamente automatica.
Nel SW, come in ogni maxi scooter, la suddetta trasmissione è sottoposta ad uno sforzo realmente gravoso, dovuto al notevole peso del mezzo, magari a pieno carico e in salita, e anche alla buona potenza del motore che raggiunge un valore parecchio elevato (tecnicamente si dice che siamo a livello dei 100CV/litro, e cioè un bel target per uno scooter).
Ovviamente mamma Honda ha surdimensionato per bene tutti i componenti del gruppo trasmissivo, ma non vedo perchè non si debbano prendere precauzioni, o perlomeno trattare con garbo il mezzo, che poi ringrazierà sentitamente regalandoci molti più chilometri senza inconvenienti.
Il problema principale è la partenza, o, per essere più precisi, una serie di partenze riavvicinate. Può capitare che a causa del traffico vi troviate in quella situazione. Per evitare di sovraccaricare il lavoro della frizione, sottoposta a continui stop and go, basta usare un semplicissimo quanto efficace metodo.
Partire in due tempi, o per meglio dire, aprire una prima volta il gas per far attaccare la frizione e non insistere, richiudere il gas e riaprirlo, anche in maniera più consistente, per acquistare velocità.
Nel secondo step cominceranno a lavorare i rullini e la cinghia, e la frizione si riposerà fino alla prossima ripartenza.
Le partenze ripetute a tutto gas, in quelle condizioni, stresserebbero parecchio la frizione, e potrebbero isorgere slittamenti per surriscaldamento.
Questo consiglio non vale solo per il SW400, ovvio, ma è adattabile a tutti i mezzi che pesano, in ordine di marcia, anche 400 kg e più con il passeggero a bordo.



Sabba